Oggi parliamo di questo libro che mi è stato gentilmente inviato dalla casa editrice Edizioni AlterNative.
Devo dire che non sapevo cosa aspettarmi perché è molto lontano da ciò che leggo solitamente e vi descriverò cosa ne penso.
Autore: Stefano Zorba
Genere: Romanzo
Editore: Edizioni AlterNative
Pagine: 72
Trama:
Un sotterraneo anonimo. Un pavimento in calcestruzzo, polvere, pilastri nudi e vecchi. E sangue.
Un imprecisato servizio segreto italiano ha un prigioniero, un dissidente che si chiama Coda di Lupo. E vuole farlo parlare, con ogni mezzo necessario.
Un imprecisato servizio segreto italiano ha un prigioniero, un dissidente che si chiama Coda di Lupo. E vuole farlo parlare, con ogni mezzo necessario.
E Coda di Lupo parla, si racconta, scandendo la sua vita sulle note dell’omonima canzone di Fabrizio De André, dall’infanzia e il G8 di Genova fino agli ultimi, disperati anni di resistenza in Val Susa.
Un romanzo che parla di lotta, di resistenza, di Stato, di sofferenza, di morte. E della gioia di lottare, nonostante tutti i sacrifici che questo comporta.
Voto:



