sabato 13 agosto 2016

Recensione "The Program" di Suzanne Young (The Program #1)

Ed eccoci qui con una nuova recensione.. oggi vi parlo di The Program, primo libro dell'omonima serie distopica di Suzanne Young. Ho letto questo libro ad inizio anno in occasione di un Gruppo di Lettura, e dato che proprio in questi giorni sto partecipando ad un GdL per The Treatment ho preso l'occasione per lasciarvi le mie impressioni di qualche mese fa riguardo a questo primo capitolo.

Titolo: The Program
Titolo originale: The Program
Autore: Suzanne Young
Serie: The Program
Genere: Distopico, Young Adult
Pagine: 448



La serie:
1. The Program, 2015 (The Program, 2013)
2. The Treatment, 2016 (The Treatment, 2014)
2.5. The Recovery, 2016 (The Recovery, 2015)
3. INEDITO (The Adjustment, 2017)







Trama:

Sloane sa perfettamente che nessuno deve vederla piangere. La minima debolezza, o il più piccolo scatto di nervi, potrebbero costarle la vita. In un attimo si ritroverebbe internata nel Programma, la cura ideata dal governo per prevenire l'epidemia di suicidi che sta dilagando fra gli adolescenti di tutto il mondo. E una volta dentro, Sloane dovrebbe dire addio ai propri ricordi... Perché è questo che fa il Programma: ti guarisce dalla depressione, resettandoti la memoria. Annullandoti. Così, Sloane ha imparato a seppellire dentro di sé tutte le emozioni. Non vuole farsi notare, non ora che suo fratello è morto e lei è considerata un soggetto a rischio. L'unica persona che la conosce davvero è James, il ragazzo che ama più di se stessa. È stato lui ad aiutarla nei momenti difficili, lui a farle credere che ci fosse ancora speranza. Ma, quando anche James si ammala, Sloane capisce di non poter più sfuggire al Programma. E si prepara a lottare. Per difendere i propri ricordi, a qualunque costo.




Voto:


fiorefiorefiorefiore



La mia recensione (ATTENZIONE: questa volta la recensione ha spoiler.. io vi ho avvertito! ;) ):

Quando ho comprato questo libro l'estate scorsa, estorcendo l'acquisto a mia madre, non pensavo mi sarebbe piaciuto tanto! Ma avevo già capito che mi avrebbe fatto passare attraverso tutte le emozioni possibili, e così è stato.
Ogni volta che inizio un libro del genere mi ripropongo di andare piano e non farmi coinvolgere eccessivamente, ma ovviamente non è possibile! Ti trovi catapultato in questo mondo in cui devi avere paura del tuo amico perché potrebbe crollare da un momento all'altro, o che potrebbe denunciarti, come potrebbe tradirti la tua famiglia. In effetti quest'ultimo è punto che mi ha dato tanto da pensare e mi ha anche dato sui nervi. Il fatto che i genitori fossero disposti a veder sparire i figli che hanno conosciuto, solo per non vederli morire, non voleva dire che non morissero davvero. Noi abbiamo davanti l'esempio di Sloane che lotta per riottenere ciò che ha perso, ma tutti gli altri? Tutti quei ragazzi che sono esattamente in linea con ciò che vuole il Programma? I genitori hanno avuto indietro qualcosa che assomiglia ai loro figli, ma a cui manca qualcosa, quel qualcosa che li rendeva i LORO figli.
Per questo non riuscivo a capire la madre di Sloane. Pur di non perdere anche lei, in verità l'ha persa. E l'avrebbe persa anche se fosse riuscito perfettamente ciò che le hanno fatto nel Programma.
Ciò che in proposito non riesco a capire, è il fatto che qui si parli solo di una cura.. ma prevenzione? E' una malattia della mente (anche se il libro ti butta lì il fatto che stia dilagando e non spiega altro), quindi con un dialogo sano in famiglia e con gli amici (cosa che non esiste perché tutto è circondato dal terrore di far vedere troppo), più delle ricerche in merito, non si potrebbe prevenire tutto ciò? Davvero non esiste nessun genitore che vuole qualcosa di più per i loro figli? Davvero questi adulti devono essere guidati solo dalla paura e dall'apparenza? Vediamo infatti che il padre di Sloane non è dello stesso parere della madre, ci tiene alla figlia, ma vede che non può fare nulla contro l'assurdità di ciò che sta facendo sua moglie.
In effetti la storia in sé non ha eventi talmente straordinari da non poter essere immaginati, ma sono le emozioni che vengono suscitate a dare quel qualcosa di più. All'inizio si vede come loro affrontino quel mondo pieno di paure in cui sono costretti a vivere, facendo affidamento l'uno con l'altro. Poi vedono crollare anche Miller e a quel punto rimangono solo Sloane e James. Quando anche James si ammala, Sloane non sa che fare. Sa che ciò che provano l'uno per l'altra è forte, che hanno sopportato così tanto insieme, ma quando si rende conto che James non la riconosce più, le crolla il mondo addosso. Da lì poi il suo internamento per il Programma è stata la parte che mi ha coinvolto di più. Ad ogni ricordo, che capivi le sarebbe stato strappato via, non potevo rimanere indifferente. Si, mi sarei aspettata più combattività e ingegnosità da parte di Sloane, ma come abbiamo visto tutto era architettato molto bene, per fare in modo che le sue difese venissero distrutte in ogni momento, soprattutto quando abbassava la guardia e si apriva con Realm.
Realm non mi convinceva dall'inizio, e sebbene faccia molte cose buone e si vede come ci tenga a Sloane, continua non piacermi..
Poi c'è il ritorno al mondo esterno. Sloane, reduce dal Programma, si trova ad essere attratta di nuovo da James, e il suo cuore sa, anche se la sua mente non ricorda, che c'è qualcosa che deve ricordare. Anche il cuore di James la ricorda, spinto fin dall'inizio a proteggere questa ragazza mai vista prima. Il modo in cui ricomincino a conoscersi di nuovo, e si rendono conto che tutto ciò non avviene per la prima volta è stupendo.
Di fronte alla pillola arancione, la scelta di Sloane di non prenderla dimostra coraggio e buon senso. A volte sapere troppo, soprattutto quando gli altri non hanno la possibilità di ricordare, può creare più danni che altro.
Riguardo a delle mancanze.. Ci sono dei buchi qua e là che mi piacerebbe vengano riempiti, a partire da come questa epidemia di suicidi possa essere emersa. E i ribelli buttati lì, ma che presumo avremo modo di conoscere..

Vi farò sapere tra non molto cosa penso anche di The Treatment quindi!!

Baci,
Vale

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